Thursday, January 27, 2005

I poeti della Memoria: Primo Levi

SE QUESTO E' UN UOMO



Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case;
Voi che trovate tornando la sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce la pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì e per un no
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno:
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole:
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli:
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri cari torcano il viso da voi.

Tuesday, January 25, 2005

Ritrovamenti: Flavio Santi

Trovato su un sito internet, Più giovane di me (è del 1973) e già pieno di premi. Molto bravo, forse un po’ compiaciuto, ma mi piace.
Ricordi le mille volte
che mi torcevo per una
tua telefonata attorno
la cornetta come
fosse un molo?
Come davanti a specchio
dicevo e non capivo, sai, che
a essere eterno ci vuole
un attimo, a essere con te
la rosa più assurda.

Thursday, January 13, 2005

Parole in moto: Dino Campana


Tre giovani fiorentine camminano
Ondulava sul passo verginale
ondulava la chioma musicale
nello splendore del tiepido sole
eran tre vergini e una grazia sola
ondulava sul passo verginale
crespa e nera la chioma musicale
eran tre vergini e una grazia sola
e sei piedini in marcia militare.

Tuesday, January 11, 2005

Ritrovamenti: Maria Benedetta Cerro

Ho letto un libro abbastanza inutile, ma ho trovato una poetessa che non conoscevo: Maria Benedetta Cerro. Questa poesia mi piace molto, ha anche vinto un premio nel 1984.

Relatività di un incontro

Io vivo qui. Tu non cercarmi altrove.
Nel luogo dove i sogni sono arbitrio
di pensiero, nello spazio in attesa
di un tuo gesto, fra i molti andirivieni
al banco della gabella. Sappimi
nella scienza inesatta dei tributi
nella perduta unità che diseque
fa l'opera e la vita. O non cercarmi
e mancherà il tuo segno all'uscio schiuso.
E se il tempo che resta è questo insulto
a una protesa immagine di festa
potremo ancora imporci una misura
cercarci in qualche minima certezza
e sia giusto lo spazio, giusto il vuoto.

Sunday, January 09, 2005

Tutte le esse nel silenzio di Clemente Rebora

Dall'immagine tesa (1913)

Dall' immagine tesa
vigilo l'istante
con imminenza d'attesa
- e non aspetto nessuno:
nell'ombra accesa
spio il campanello
che impercettibile spande
un polline di suono
- e non aspetto nessuno:
tra quattro mura
stupefatte di spazio
più che un deserto
non aspetto nessuno:
ma deve venire,
verrà , se resisto,
a sbocciare non visto,
verrà d'improvviso,
quando meno l'avverto.
Verrà quasi perdono
di quanto fa morire,
verrà a farmi certo
del suo e mio tesoro,
verrà come ristoro
delle mie e sue pene,
verrà, forse già viene
il suo bisbiglio.

Friday, January 07, 2005

Poeti Paralleli: Montale-Caproni

LA CASA DEI DOGANIERI

Tu non ricordi la casa dei doganieri
sul rialzo a strapiombo sulla scogliera:
desolata t' attende dalla sera
in cui v' entró lo sciame dei tuoi pensieri
e vi sostó irrequieto.
Libeccio sferza da anni le vecchie mura
e il suono del tuo riso non é più lieto:
la bussola va impazzita all' avventura
e il calcolo dei dadi più non torna.
Tu non ricordi; altro tempo frastorna
la tua memoria; un filo s' addipana.
Ne tengo ancora un capo; ma s'allontana
la casa e in cima al tetto la banderuola
affumicata gira senza pietá.
Ne tengo un capo; ma tu resti sola
né qui respiri nell' oscuritá.
Oh l' orizzonte in fuga, dove s' accende
rara la luce della petroliera!
Il varco é qui? (Ripullula il frangente
ancora sulla balza che scoscende ...).
Tu non ricordi la casa di questa
mia sera. Ed io non so chi va e chi resta.
IL PASSAGGIO DI ENEA
I - Didascalia

Fu in una casa rossa:
la Casa Cantoniera.
Mi ci trovai una sera
di tenebra, e pareva scossa
la mente da un transitare
continuo come il mare.

Sentivo foglie secche,
nel buio, scricchiolare.
Attraversando le stecche
delle persiane, del mare
avevano la luminescenza
scheletri di luci rare.

Erano lampi erranti
d' ammotorati viandanti.
frusciavano in me l' idea
che fosse il passaggio d' Enea.

Poeti che amano: Amelia Rosselli

IL DRAMMA DELLA POESIA
Tutto il mondo è vedovo se è vero che tu cammini ancora
tutto il mondo è vedovo se è vero! Tutto il mondo
è vero se è vero che tu cammini ancora, tutto il
mondo è vedovo se tu non muori! Tutto il mondo
è mio se è vero che tu non sei vivo ma solo
una lanterna per i miei occhi obliqui, Cieca rimasi
dalla tua nascita e l’impotenza del nuovo giorno
non è che notte per la tua distanza. Cieca sono
ché tu cammini ancora! cieca sono che tu cammini
e il mondo è vedovo e il mondo è cieco se tu cammini
ancora aggrappato ai miei occhi celestiali.

Thursday, January 06, 2005

Poesie che amo. Vittorio Sereni. Quei Bambini che giocano

un giorno perdoneranno
se presto ci togliamo di mezzo.
Perdoneranno. Un giorno.
Ma la distorsione del tempo
il corso della vita deviato su false piste
l'emorragia dei giorni
dal varco del corrotto intendimento:
questo no, non lo perdoneranno.
Non si perdona a una donna un amore bugiardo,
l'ameno paesaggio d'acque e foglie
che si squarcia svelando
radici putrefatte, melma nera.
"D'amore non esistono peccati,
s'infuriava un poeta ai tardi anni,
esistono soltanto peccati contro l'amore
".
E questi no, non li perdoneranno.

Wednesday, January 05, 2005

Poesie che amo: Patrizia Cavalli

Se ora tu bussassi alla mia porta
e ti togliessi gli occhiali
e io togliessi i miei che sono uguali
e poi tu entrassi dentro la mia bocca
senza temere baci diseguali
e mi dicessi "Amore mio, ma che è successo?",
sarebbe un pezzo
di teatro di successo.