Poeti con dolore: Franco Fortini
Se si pensa a Franco Fortini lo si ricorda per le sue analisi sui rapporti fra letteratura e politica o per la lucida contrapposizione con Pier Paolo Pasolini sul ruolo dell'intellettuale nella società. Io lo ricordo per questa composizione dolorosa e lirica che ho voluto imparare a memoria. Lo schema di un madrigale barocco decostruito con versi lunghissimi, rime baciate e altre irrelate, e una metrica rara, dagli straniati suoni sdruccioli. Fortini ci ha indicato una strada aspra e petrosa che forse non avremo mai il coraggio di imboccare.
Da Composita Solvantur (1994)
Se volessi un'altra volta queste minime parole
sulla carta allineare (sulla carta che non duole)
il dolore che le ossa già comportano
si farebbe troppo acuto, troppo simile all'acuto
degli uccelli che al mattino tutto chiuso, tutto muto
sull'altissima magnolia si contendono
Ecco scrivo, cari piccoli. Non ho tendine né osso
che non dica a voce acuta: «Più non posso».
Grande fosforo imperiale, fanne cenere.
1 Comments:
caspita che bella questa !!!! cocci
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