Monday, May 30, 2005

Poeti Ritrovati: Leonardo Sinisgalli

Un poeta della Lucania, molto bravo, forse sfortunato ad essere vissuto contemporaneo di Montale, Ungaretti e Quasimodo. Un destino che me lo rende caro, e ancora più cara la sua voce sommessa, riflessiva e pensosa.

Leonardo Sinisgalli, I nuovi campi elisi (1947)


Chi ama non riconosce, non ricorda,
trova oscuro ogni pensiero,
è straniero a ogni evento.
Mi sono accorto più tardi
di tutti gli anni che l'aria
sul colle è già più leggera,
l'erba è tiepida di fermenti.
Dovevo arrivare così tardi
a non sentire più spaventi,
pestare aride stoppie, raspare
secche murate, coprire la noia
come uno specchio col fiato.
Sono un uccello prigioniero
in una gabbia d'oro. La selva
variopinta è senza colore per me.
L'anima s'è trovata la sua stanza
intorno a te.

* * *

Si fatica per anni
a sciogliere i nodi,
a dare un'immagine
favolosa a una ciocca
illeggibile di segni perduti.

2 Comments:

Anonymous Anonymous said...

bellissimo l'ultimo verso...malinconico e parzialmente vero...imparare a comprendere i segni è la vera forza che dovremmo cercare...:)

June 1, 2005 at 10:29 AM  
Blogger sogniebisogni said...

Purche' i segni non ci rimangano addosso come cicatrici...

June 1, 2005 at 2:40 PM  

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