Poeti Espatriati: Pedro Salinas
Visitando il bel blog di Akiko ( http://Zebre.ilcannocchiale.it ) mi è tornato in mente Pedro Salinas. Madrilegno, poeta in fuga dagli orrori della guerra civile, andò a morire in esilio in terra nordamericana, a Boston. Ovviamente ho una certa simpatia verso gli esuli. Per Salinas la poesia è un'avventura verso l'assoluto, ho letto da qualche parte, anche questo me lo fa apprezzare molto. Avevo un libro di poesie sue, un'antologia dell'Einaudi. Ora chi sa in quale pacco chiuso sta ingiallendo, in Italia...
SIN VOZ, DESNUDA
Sin armas. Ni las dulces
sonrisas, ni las llamas
rápidas de la ira.
Sin armas. Ni las dulces
sonrisas, ni las llamas rápidas de la ira.
Sin armas. Ni las aguas
de la bondad sin fondo,
ni la perfidia, corvo pico.
Nada. Sin armas. Sola.
Ceñida en tu silencio.
«Sí» y «no», «mañana» y «cuando»
quiebran agudas puntas
de inútiles saetas
en tu silencio liso
sin derrota ni gloria.
¡Cuidado! que te mata
-fría, invencible, eterna-
eso, lo que te guarda,
eso, lo que te salva,
el filo del silencio que tú aguzas.
2 Comments:
Hola, si quieres...te ne spedisco io una copia...Einaudi...spagnolo/italiano...fammi sapere, sul serio...è un peccato non avere sottomano Salinas quando non si riesce a comprendere certi silenzi...:)
Io Salinas l'ho spesso sotto mano.
Era il poeta della notte perchè il giorno è invadente col suo rumore.
E mi è venuto in mente uno stralcio di una poesia di "Ragioni d'amore" che posterò... grazie per avermi fatto da promemoria
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